15 aprile 2012

Malattie del gatto: infezione delle vie aeree superiori

Cause delle infezioni delle vie aeree superiori nel gatto sono batteri, virus e miceti. Qui verranno prese in considerazione le malattie più comuni, ovvero quelle provocate da Herpesvirus felino (virus della rinotracheite), del Calicivirus felino e da Chlamydia psittaci. Recenti acquisizioni indicano che anche Bordetella bronchiseptica, l’agente eziologico della tosse dei canili nel cane, può essere una causa significativa di infezione delle vie aeree superiori nel gatto. I 2 virus citati (Herpesvirus e Calicivirus) determinano l’80% circa della totalità dei processi infettivi della specie felina. Si tratta di virus altamente contagiosi e spesso endemici nei nuclei familiari dove vivono più animali e nei gattili. Entrambi possono facilmente indurre uno stato di portatore, caratterizzato da una eliminazione intermittente, stress-indotta (Herpesvirus) o continua (Calicivirus) del virus. Gli anticorpi di origine materna (se presenti) svaniscono all’età di circa 5-7 settimane, per cui i gattini che vivono negli ambienti sopra citati sono di solito esposti all’infezione. I segni clinici più costanti sono rappresentati dagli starnuti; altre manifestazioni comuni sono la febbre, la congiuntivite, lo scolo nasale ed oculare, l’ulcera corneale ed orale e l’ipersalivazione. Febbre, ulcere orali e congestione nasale portano alla comparsa di anoressia, fino a determinare disidratazione e morte. Manifestazioni insolite causate da questi virus sono l’aborto, le ulcere ai cuscinetti plantari e degli spazi interdigitali e l’artrite.
NB: l’infezione NON viene trasmessa all’uomo.



Infezioni delle vie aeree superiori: nei gatti colpiti si riscontrano comunemente starnuti, scolo nasale ed oculare.

Alcuni gatti sviluppano ulcere corneali, che possono lasciare esiti cicatriziali anche importanti (fino alla cecità) se non curate adeguatamente. In alcuni casi possono anche cronicizzare.


Cosa fare

Se vi capitano dei gattini con uno scolo nasale e/o oculare e gli occhi gonfi, infiammati e chiusi (congiuntivite), nell’attesa del veterinario, pulite bene (ma sempre con estrema cautela e delicatezza) le narici e soprattutto gli occhi con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua e camomilla tiepida (se necessari con qualche goccia d’olio d’oliva, emolliente). Cercate di aprire gli occhi del gattino, per evitare che si incollino le palpebre. Consultate comunque sempre il veterinario, che vi prescriverà la cura adatta, di solito antibiotici per via iniettiva associati ad una pomata oftalmica antibiotica che dovrà essere applicata 3-4 volte al giorno dopo la pulizia degli occhi, fino a guarigione completa. QUI potete leggere come si fa. Tali malattie, se non curate adeguatamente, non solo possono essere letali ma spesso lasciano danni permanenti agli occhi e/o all’apparato respiratorio. Ricordate che tali malattie sono altamente contagiose per gli altri gatti, quindi se ne avete di sani, è buona norma l'isolamento del/dei malati in una stanza a parte, osservando alcune norme igieniche fondamentali come lavarsi bene le mani prima di toccare altri gatti, lavare scrupolosamente gli ambienti, le superfici e gli oggetti contaminati (bastano acqua e candeggina), se possibile areare e lasciare entrare il sole nelle stanze.
NB: tali affezioni sono tipiche del gatto e non vengono trasmesse all'uomo né ad altre specie animali.


Cosa fa di solito il veterinario

Diagnosi

Anamnesi e segni clinici: anche se esistono diverse cause di starnuti, il fatto che essi persistano per più di 48 ore è fortemente indicativo di infezione alle vie aeree superiori. Di solito sono presenti alcuni o molti dei segni clinici sopracitati. I segni clinici di tutte queste infezioni sono molto simili. Quando sono presenti infezioni batteriche secondarie, è impossibile differenziare i vari agenti patogeni sulla base delle manifestazioni cliniche. Poiché il trattamento di tutte queste infezioni è essenzialmente identico, in pratica la differenziazione eziologica è di solito inutile.

Trattamento
Interventi terapeutici primari

  • Antibiotici: queste infezioni vengono rapidamente complicate dai batteri. Mentre le forme virali sono autolimitanti in pochi giorni, i processi di origine batterica, se trascurati, possono diventare potenzialmente letali.
  • Idratazione: quando si sviluppa la disidratazione, le secrezioni nasali ed oculari tendono ad addensarsi. Per evitare questo ulteriore disagio, il gatto deve essere sottoposto ad una fluido terapia reidratante e di mantenimento mediante soluzioni elettrolitiche bilanciate.
  • Sostegno nutrizionale: l’anoressia è molto comune e costituisce la complicazione più grave delle infezioni delle vie aeree superiori nel gatto. Bisogna fornire costantemente e ripetutamente al gatto del brodo tiepido da fargli bere a piccolissimi sorsi attraverso una siringa senza ago, introdotta lateralmente nella bocca.



Interventi terapeutici secondari

  • Antibiotici per uso oftalmico: sono indicati in caso di congiuntivite. E’ consigliabile non utilizzare prodotti contenenti corticosteroidi, perché esiste il rischio di ulcera corneale.



Prognosi

La prognosi è buona se non insorgono l’anoressia e la disidratazione o se queste vengono trattate adeguatamente. In gatti che non rispondono alla terapia appropriata entro 4-6 giorni si dovrebbe sospettare uno stato di immunosoppressione determinata dai virus dell’immunodeficienza felina (FIV) e/o leucemia felina (FeLV).