23 ottobre 2011

Scorpioni: nessun pericolo per l'uomo

Euscorpius italicus 

Euscorpius tergestinus

Euscorpius flavicaudis

In Italia vivono diverse specie di scorpioni tutti del genere Euscorpius e non pericolosi per l’uomo,
nonostante possano pungerlo. L’Euscorpius italicus è la specie più grande è può raggiungere i 50
mm di lunghezza. E’ di solito di colore nero o marrone ed è la specie più frequentemente ritrovabile
in ambienti frequentati dall’uomo (case, legnaie, cantine). L’ Euscorpius flavicaudis è diffuso in
prevalenza nel settore occidentale e tirrenico. E’ una specie di grandi dimensioni (dai 35 ai 45 mm)
e predilige i luoghi umidi e i prati molto più della specie italicus, ma è possibile ritrovarlo in ruderi,
sotto pietre e in manufatti umani. Euscorpius tergestinus è diffuso nel nord-est della Penisola ed è
solitamente di colore chiaro. Gli scorpioni italiani hanno scarsa o nulla aggressività nei confronti
dell’uomo e un veleno quasi innocuo e dagli effetti comunque inferiori alla puntura di un
imenottero (ape, vespa). Modesto dolore, modesto gonfiore solo per gli esemplari più grossi. Fanno
eccezione, come per le punture degli imenotteri, i soggetti allergici al veleno di scorpione che
possono reagire in modo sproporzionato ad un veleno di per se debole. Sono animali timidi e
rigorosamente notturni; di notte, infatti, diventano molto attivi, esplorano il territorio accuratamente
e sono decisamente vivaci. Hanno bisogno di umidità e in ambienti troppo secchi non sopravvivono.
A dispetto di quanto li si dipinga aggressivi gli scorpioni non sono affatto desiderosi di pungere anzi,
il fatto stesso di averli stanati, li terrorizza quasi fino a paralizzarli, e di solito si possono raccogliere
senza problemi mentre mantengono una posizione contratta di difesa, con zampe raccolte contro il
corpo e “coda” piegata minacciosamente sulla schiena (si possono anche prendere a mani nude
afferrando tra due dita proprio la “coda”, ma per sicurezza e per non danneggiarli è più pratico usare
una piccola scatola in cui farli cadere). Se poi uno scorpione vi cammina su una mano non pungerà
mai il substrato su cui poggia le “zampe” per cui tranquilli! Dunque, se vi imbattete in uno
scorpione, niente crisi di panico, niente urli, né morti o feriti… se non li sopportate, basterà
allontanarli dall’abitazione, senza ucciderli, con l’aiuto (per es.) di un cartoncino su cui farlo salire.
Se volete tenerli lontani cercate di rendere l'ambiente per loro invivibile (basta che sia caldo, secco e luminoso) e/o affidatevi ai dissuasori ultrasonici.
Ricordate inoltre che gli scorpioni sono degli abili predatori che vi libereranno dagli insetti “fastidiosi”
(larve della farina, zanzare). Speriamo quindi che d’ora in poi qualcuno di voi sappia guardare con
occhio più amichevole e privo di pregiudizi questi fossili viventi che hanno visto nascere e
scomparire i dinosauri!


Manuela Cassotta, Comitato Scientifico MI.F.A. Onlus. 
Fonti bibliografiche: Spider biology. 
Week course offering at Stone
Laboratory, The Ohio State University,Summer 2007 July 8 – 14.
Associazione Italiana di Aracnologia -www.aracnofilia.org