15 settembre 2011

I sensi del gatto: olfatto e gusto

Olfatto e gusto vengono qui trattati insieme in quanto si tratta di sensi inscindibili ed interdipendenti. Come accade in altri mammiferi (escluso l'uomo), il palato duro anteriore e la cavità nasale del gatto sono collegati da 2 minuscole fossette situate dietro gli incisivi (le così dette fossette vomero-nasali), che permettono al gatto di percepire meglio le sostanze odorose inalate, anche attraverso il gusto e viceversa, coinvolgendo ed attivando eventualmente l' organo vomero-nasale di Jacobson (olfatto accessorio), coinvolto soprattutto nell'elaborazione dei messaggi veicolati dai feromoni sessuali.

Il gatto è una specie macrosmatica, ossia una specie in cui la regione olfattiva occupa una porzione relativamente estesa del cervello e l’apparato olfattivo è similmente molto sviluppato. La soglia di percezione degli odori nel gatto è molto bassa, anche se variabile in base alla specifica sostanza odorosa e all'esperienza. Il senso dell’olfatto del gatto occupa un ruolo importante nelle relazioni sociali dell’animale ed è coinvolto nella predazione e nell’alimentazione: disturbi al senso dell’olfatto del gatto causano il rifiuto del cibo. Assieme al tatto è il primo senso ad essere usato dai gattini per cercare il contatto con la madre.

L’interazione fra le molecole degli odori, i recettori ed il cervello, fa si che si formi nella mente del gatto un' "immagine olfattiva" (tipica degli animali macrosmatici). L’immagine presenta una tale ricchezza di sfumature e possibilità che potrebbe codificare un numero illimitato di odori diversi. L’abilità del gatto di discriminare fra gli odori è notevole: il gatto può riconoscere anche le più complesse miscele chimiche.
Il senso del gusto nel gatto non è tra quelli maggiormente sviluppati (un gatto possiede circa 500 papille gustative, un uomo circa 9000), il gatto si affida principalmente alle sensazioni olfattive per quanto riguarda la scelta del cibo, che deve avere sempre un odore invitante (dato di fatto sfruttato ed abusato da molte aziende produttrici di cibi secchi e umidi industriali). I gatti percepiscono molto bene il sapore salato (che spesso apprezzano), sono molto infastiditi dall'acido, mentre non sembrano avere una grande sensibilità per il sapore dolce. Non si sa come percepiscano il sapore amaro, alcuni sembrano esserne infastiditi mentre altri lo gradiscono a piccole dosi (ad es. possono gustarsi una mosca, terribilmente amara, come fosse un aperitivo!) Le papille gustative sono poste in gran parte sulla punta, lungo i lati ed alla base della lingua. Sembra che i gatti riescano a percepire i sapori dei diversi amminoacidi (costituenti delle proteine).