18 marzo 2010

Caccia di selezione. No, cacca di selezione!


Caccia di selezione = piano preordinato di uccisione (dicono “abbattimento” ma a casa mia si abbattono i rifiuti tossici, non gli esseri viventi!), diviso per classi di sesso e di età e redatto in base a censimenti e stime secondo un criterio che i grand. lup. mann. enorm. pezz. di merd definiscono “scientifico”. Un tipo di caccia quindi, che consente al cacciatore di operare una scelta dell’animale da uccidere. I così detti cacciatori considerano la selezione come una parte essenziale della gestione delle popolazioni di ungulati selvatici. Il fine ultimo della caccia programmata in modo selettivo è quindi il mantenimento della densità e della struttura prefissata in una popolazione selvatica, prelevandone esclusivamente l'incremento annuo, la "rendita", senza intaccarne le potenzialità di sviluppo, il "capitale", suddividendo gli assassinii nelle diverse classi di sesso e di età. Solo così il tasso di fertilità delle femmine e le probabilità di sopravvivenza dei cuccioli aumentano e la popolazione produce molti più individui da ammazzare.
La scusa dei cacciatori però è sempre un’altra: “gli ungulati, vale a dire soprattutto caprioli mangiano i germogli teneri e distruggono il sottobosco, inoltre provocano incidenti stradali” e la caccia serve a salvare i boschi e la gente, è “ecologica”. “I caprioli che mangiano i germogli sono dei terroristi allora diamogli la caccia… se poi qualcuno li investe, poverino si rovina la macchina” parola di Homo sapiens, un animale che invece non fa nessun danno al pianeta, non distrugge nulla,  non è neppure piromane e non manda ogni anno in fumo solo con le sue stronzate ettari ed ettari di foreste… lo dice Homo sapiens che non osa proliferare troppo, infatti in Italia ci sono soltanto circa 60 milioni di individui, e sul pianeta solo qualche miliardo… Il gasolio che ha avvelenato il Lambro in questi giorni ovviamente l’hanno prodotto nutrie e gamberi killer! cosa volete che faccia l’uomo in confronto a quei terroristi di animali che si riproducono senza ritegno (per chi non l’avesse capito _non si sa mai_ è ironia)!!!
Ora basta con le battute lo dico chiaro e tondo, sarebbe più onesto e meno patetico dire che la caccia di selezione/controllo fa comodo all’uomo per motivi economici (tanto per cambiare) e di gulash col capriolo, piuttosto che cercare, in modo ipocrita, di farla sembrare un’ operazione fatta “per il bene dell’ecologia”! Giuro che quando qualcuno della specie Homo sapiens (sapiens per modo di dire… J ) vuole fare il paladino dell’ecologia in questi termini, mi viene sempre la battuta cattiva: “vuoi pensare proprio in termini puramente ecologici? Allora pensa un po’ a quanto sei dannoso tu ( e tutti noi) a livello ecologico e indovina un po’ su quale specie andrebbe fatta “la caccia di selezione”… indovina un po’ a quali uccelli bisognerebbe sparare, e così gli faccio passare la voglia di fare il paladino ecologico, sempre che non cada come un disco rotto sulla solita frase preconfezionata e vecchia come il cucco (che ha proprio stufato) “ma gli uomini sono uomini e gli animali sono animali”.